Meglio un Van der Bellen qualunque
Ecco di seguito le informazioni dettagliate sull’elezione del nuovo presidente austriaco, tratte da La Repubblica:
“Alexander Van der Bellen è il nuovo presidente austriaco“. È stata per prima la tv pubblica Orf a comunicare la vittoria del candidato ecologista che con il 53,6% dei voti ha di nuovo sconfitto nel ballottaggio l’avversario populista Norbert Hofer che aveva ottenuto l’annulamento delle precedenti consultazioni per irregolarità nel voto. I primi dati di affluenza ufficiali arrivano dal land Vorarlberg, dove il numero di votanti è salito dal 54,2 al 58,1%.
Il nuovo presidente nella sua prima uscita pubblica ha detto di essere sempre stato “a favore di un’Austria filo europea”, un’affermazione che probabilmente lo ha portato alla vittoria. “Porgo la mano anche agli elettori di Hofer. Il mio obiettivo per i prossimi sei anni è che i cittadini, che mi incontreranno per strade, in metropolitana oppure in paese, dicano ‘Guarda, il nostro presidente’ e non solo ‘il presidente'”, ha aggiunto il verde. Il professore ha detto di essersi impegnato per “un’Austria europeista” e per i “vecchi valori di libertà, uguaglianza e solidarietà”. Ha detto Van der Bellen che neppure due ore dopo la chiusura dei seggi si è ritrovato negli studi della televisione austriaca per stringere la mano al sua avversario, che ha concesso la vittoria.
“Congratulazioni ad Alexander Van der Bellen per il suo successo, chiedo a tutti gli austriaci di restare uniti e lavorare assieme. Siamo tutti austriaci, non importa che cosa abbiamo deciso alle urne”, aveva scritto in precedenza Hofer su Facebook. “Cari amici, vi ringrazio. Mi avete sostenuto in modo così magnifico e sono infinitamente triste che non abbia funzionato. Avrei voluto prendermi cura dell’Austria”, ha aggiunto. Poi alla tv pubblica ha annunciato che si presenterà alle elezioni politiche e ha precisato che “correrà a sostegno del leader Fpö Heinz Christian Strache”. “Gli elettori hanno sempre ragione”, ha detto. “Invito Van der Bellen a prendersi cura dell’Austria e farò la mia parte per unire il Paese”.
“Norbert Hofer è stato vittima di una vera e propria campagna di paura contro la sua persona”, ha commentato il leader degli ultranazionalisti austriaci Fpö Heinz Christian Strache. “Di certo ha pesato molto nelle zone rurali l’indicazione di voto per Van der Bellen dato dal segretario della Övp Reinhold Mitterlehner”, ha aggiunto Strache, che ha sottolineato che quello di Hofer “comunque è il miglior risultato mai raggiunto dalla Fpö a livello nazionale”.
“Vorrei congratularmi con il signor Van der Bellen per la sua vittoria”, ha dichiarato il segretario generale del Fpoe, Herbert Kickl che ha guidato la campagna di Hofer, alla televisione pubblica austriaca Orf. “Per l’ultima volta le forze, che sono contro il rinnovamento, ci hanno fermati”, ha aggiunto Kickl facendo chiaro riferimento alle elezioni politiche che probabilmente saranno anticipate alla prossima primavera. “Felicitazioni al Fpo che si è battuto con coraggio. Le prossime legislative saranno quelle della loro vittoria”, ha scritto in un tweet la leader dell’estrema destra francese Marine Le Pen.
La vittoria di Van der Bellen “è una sconfitta pesante per il nazionalismo ed il populismo retrogrado ed antieuropeo”, ha twittato il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, che, congratulandosi con il neo presidente ha sottolineato sottolinea come lui abbia vinto con “una campagna ed un messaggio chiaramente pro europei”.
“Gli austriaci inviano un chiaro segnale pro-europeo. Il partito dei populisti di destra in Europa fallisce. Il tentativo della Fpo di segnare la campagna con paura e menzogne non è riuscito. Dobbiamo sfidare i populisti e smascherarli”, ha detto su Twitter il tedesco Manfred Weber, capogruppo del Ppe all’Eurocamera. “Che sollievo per tutta l’Europa”, ha scritto su Twitter il vice cancelliere e ministro dell’Economia tedesco, Sigmar Gabriel, “una vittoria chiara contro il populismo di destra”. Esulta via Twitter anche il titolare della Farnesina. La vittoria di Van der Bellen, scrive Paolo Gentiloni, “è davvero una bella notizia per l’Europa”.
Il ministero degli Interni ha detto che non ci sono state irregolarità. Proprio la denuncia del partito Fpö del candidato ultranazionalista aveva portato al ripetersi del ballottaggio. Per soli 31mila voti, l’ex presidente dei Verdi era stato dichiarato vincitore. Il conteggio del voto per posta e la diffusione di alcuni dati parziali erano stati alcune delle irregolarità rilevate, sebbene secondo la Corte costituzionale non abbiano influito sul risultato.
Professore di Economia alle università di Innsbruck e Vienna, Alexander Van der Bellen, 72 anni, appartiene ad un’antica famiglia aristocratica. È nato a Vienna da padre russo di origine olandese e madre estone, entrambi profughi a seguito dell’invasione dell’Estonia da parte dell’Unione Sovietica avvenuta nel 1940. Politicamente in origine era vicino ai socialdemocratici ma fu successivamente attratto dal movimento ecologista durante le proteste del 1984 contro una centrale nucleare sul Danubio. Nel 1992 è passato ai Verdi, diventando deputato del partito ecologista nel 1994. Leader dei Verdi nel 1999, si è dimesso dall’incarico dopo il cattivo risultato del partito alle elezioni del settembre 2008. A queste elezioni si è presentato come candidato indipendente per ampliare le proprie possibilità, ma la sua campagna è finanziata e organizzata dai Verdi. Fumatore accanito, è padre di due figli avuti da un primo matrimonio. Si è sposato in seconde nozze con la Verde Doris Schmidauer poco prima di annunciare la sua candidatura. Sostenitore di un’idea di Europa multiculturale e tollerante, crede che l’Ue debba rispondere con la solidarietà alla crisi dei migranti.
Una curiosità: il nuovo presidente ha stravinto nel suo comune, Kaunertal, una piccola località di montagna in Tirolo. Il professore ha ricevuto 286 voti, ovvero l’86,4%. Hofer si è fermato invece a 45 voti (13,6%). Al ballottaggio del 22 maggio, poi annullato, il Verde aveva ottenuto l’85,14%.