19 Dicembre 2024
Naked

Tutti a casa

Abbiamo affrontato anche questo referendum. Che le votazioni avrebbero lasciato dietro di sé dei “feriti” era chiaro sin da subito, come era lampante il fatto che il NO avrebbe vinto. Non c’è stato nessun ribaltamento dei pronostici, nessun risultato choc nonostante le speranze nutrite dal premier, che in questa campagna ci ha messo la faccia. Le fazioni contro la riforma erano molte e i “seguaci” dei diversi gruppi troppo numerosi per un sperare in qualcosa di diverso. Il “grande sconfitto”, però, non è Renzi, checchè ne dicano gli avversari. Lo sconfitto non ha sesso e non ha un corpo, perché chi ha perso in questa istanza è il ragionare con la propria testa. Diversi sono stati infatti i cittadini che hanno tracciato il proprio NO sulla scheda elettorale seguendo unicamente le parole del leader politico preferito, senza valutare i pro ed i contro della riforma.

Ora, com’è ovvio che accada dopo le dimissioni di un Premier, il futuro pare incerto, forse un po’ meno tragico di come è stato dipinto dai sostenitori del sì.

Lascerò da parte tutte le riflessioni sugli spunti interessanti di questa riforma (inutile affermare il contrario, ce ne sono) e passerò oltre i punti oscuri, sia perché si è dibattuto in lungo e in largo sul tema, sia perché mi sento meno ferrata di altri sull’argomento. Mi soffermerò su un dettaglio frivolo se così volete definirlo.

Finalmente posso tirare il fiato e lavorare sui social senza sentir salire l’angoscia. Da due anni a questa parte Facebook è stato popolato da commenti del tenore seguente:

“E Renzieeee ke fa?!!!11 Vergogna, tutti a casa, kasta”

Se prima questo tipo di esternazioni veniva pubblicato solo sotto a post di notizie inerenti la politica, ultimamente il tutto è degenerato fino al non poter passare più di 5 minuti senza leggere commenti simili. Una volta annunciato il referendum si è scatenato l’inferno e per me è stato impossibile consultare persino le pagine di cucina. Persino sotto i post contenenti la ricetta della Sacher Torte si leggeva frasi come “#Io voto nooooooooo. Renzi a casa”. Terrificante.

E oggi che è finito tutto? Oggi che il Premier ha fatto il suo discorso con  voce commossa annunciando le sue dimissioni, tanti sono stati i commenti, anche da parte dei gruppi avversari, dedicati a “che grande uomo è Renzi” e di come “lo rimpiangeremo”.  Niente, a quanto pare ci troviamo di fronte a persone che immaginano che il voto non abbia alcuna conseguenza sulla realtà. Aspettiamo la nomina del prossimo Premier per la lotta della kasta “Buongiornissimo Kafeeee”.

Laura Boopy Bartoli

Nata a Udine nel 1989. Friulana di nascita, ma con origini toscane, pugliesi e siciliane. Dopo il diploma all’Istituto artistico, ha proseguito gli studi scegliendo l’indirizzo in Scienze della comunicazione.