15 Novembre 2024
Words

Blue Whale Italia

Saprete ormai tutti che cos’è il “blue whale”. Questa orribile balena azzurra è un gioco in cinquanta mosse che un tutor, nascosto nella Rete, comanda. Un sedicente gioco che porta sistematicamente  al suicidio i giovani che ci credono. Sono 157 già in Russia, tanti altri, probabilmente, in Europa occidentale. Se si mitizza Internet (visto che il medium è il messaggio, come ci ha insegnato Marshall McLuhan) allora tutto quello che va nel Web diventa vero, buono e giusto. Meno male che l’inventore di questo gioco, Philipp Budeikin,  è già stato ristretto nelle carceri di San Pietroburgo dalla Santa Polizia di Santa Madre Russia, che non fa tante moine.
In questo articolo sostengo che ci sono molti  meno di cinquanta passaggi per i quali l’Italia sarà suicidata. Eccoli.
1. l’Italia non beneficia dell’aumento dei tassi di mercato generati dalla politica di Trump. Le sue classi dirigenti, figlie del peggiore sessantotto (come è appunto il caso di Gentiloni) non utilizzeranno certamente  il progressivo rialzo del costo del denaro, anche in presenza del QE della Banca Centrale Europea di Mario Draghi, che rende bassissimi i tassi di interesse. L’Italia si avvantaggia solitamente  della svalutazione dell’Euro tre volte in più della Germania, che ha bisogno della quasi parità tra Euro e Dollaro. Eccolo, uno dei motivi degli scazzi tra Trump e la Merkel durante e dopo il G7 di Taormina. Ma gli italiani non utilizzeranno queste buone notizie. Che non sanno leggere.
2. Trump vuole l’autosufficienza energetica degli Stati Uniti, che se la possono permettere. Questo porterà ad un abbassamento tendenziale dei prezzi degli idrocarburi e, con la quasi parità tra le due monete, una vera (il dollaro) e una finta ma trattata per vera (l’euro) l’Italia aumenterebbe l’export verso gli Usa di un 5% almeno. Questi sessantottini in ritardo, o ritardati, sono tutti lì a fare ancora il tifo per Hillary Clinton (una criminale comune) e per tutte le armi di distrazione di massa inventate dai sedicenti “guru” di New York. Stanno all’America, quella vera, come Bobby Solo sta a Elvis Presley.
3. La Brexit ci ha privato, nella UE, di un paese-chiave. Che ha il nucleare, una forza armata ancora seria, una sterlina che non si è fatta prendere per il sedere dal mito della moneta comune europea. Me la ricordo, la nota della Bank of England che sconsigliava l’entrata di Londra nell’Euro. “Spenderemo le nostre riserve per sostenere Paesi in via di fallimento”, diceva il testo dell’istituto di emissione inglese. Ecco, nessuno, salvo alcuni brillanti generali, ha pensato che, con la Brexit, si aprivano praterie per un nuovo ruolo dell’Italia nella politica estera UE. Basti pensare che, oggi, la straordinaria fesseria di mandare a casa Gheddafi, in combutta con il grande debitore, per spese elettorali, del colonnello libico, ovvero  Sarkozy, non sarebbe stata possibile. Altro passaggio verso il suicidio, non assistito, dell’Italia. Una politica estera, che per un Paese moderno è quasi la stessa cosa della politica interna, che non c’è o è al rimorchio dei miti degli anni ’60.
4. L’Italia ha avuto sei miliardi di Euro nel 2015 e ben otto nel 2016 di sconti sul suo debito pubblico, grazie alle politiche di Mario Draghi alla BCE. Il Quantitative Easing, l’acquisto sul mercato secondario di parte dei titoli di debito degli stati europei, che tiene bassi i tassi di interesse sul debito pubblico, finirà alla fine del 2017. E dopo? Nessuno lo sa e, temo, nessuno in Italia  ha pensato ad altre soluzioni, che pure sarebbero possibili.
5. I conti italiani reggerebbero bene, se non fosse per il debito pubblico. I politicanti, finora, si baloccano solo con i regolamenti elettorali di cui nulla capiscono, se non il loro personale e immediato interesse. Se si arriva ad una legge elettorale di tipo maggioritario ma apparentemente proporzionale, come quella che tutti oggi preferiscono (perfino Renzi che amerebbe solo una monarchia assoluta) nessuno saprà chi comanda e quindi prevarranno le ipotesi pessimistiche sulla nostra economia. Un Paese che  si mette in mano ad una politica che non può dire di no a nessuna lobby non è amato dagli investitori globali, che potrebbero uscire dal portafoglio del nostro debito. Non mi risulta che nessuno abbia notato la questione.
6. La borsa di Milano ha perso in totale, nell’anno passato, il 10%. E’ già irrilevante, e comunque Piazza Affari  è di proprietà della Borsa di Londra. Credete che i governi britannici non siano interessati alla borsa titoli milanese? Vi sbagliate. Ma lo fanno per l’interesse del loro Paese, non perché amano il risotto con lo zafferano (di cui, per esperienza personale, se ne strafogano). Siamo un Paese che ha il 95% del proprio apparato produttivo in piccole e medie imprese. Che vengono sistematicamente trascurate dai governi. Bravi! E chi credete che vi voti, se non fate gli interessi del 95% dei produttori? Non a caso, questo è stato il bacino elettorale della Lega, che ha destabilizzato la prima repubblica, e del Movimento 5 Stelle, che opererà il suicidio assistito della seconda. Rimarranno, i nostri produttori, comunque,  a bocca asciutta. Non c’è stata una Banca pubblica che sia stata costituita per il finanziamento delle piccole e medie imprese, non c’è un sistema di assorbimento dei loro debiti incagliati, non c’è un meccanismo  accademico che faccia acquisire alle PMI brevetti, tecnologie, sistemi di vendita innovativi. Ecco le tre cose che si dovevano fare subito, già nel 2001, e che invece vagano ancora nello spazio.
7. Le quattro banche che il governo Renzi ha detto di aver salvato sono ancora nei casini. 10.500 obbligazionisti di CariMarche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara sono ancora molto, molto arrabbiati. Il problema non sono solo gli investitori, truffati e giustamente incazzatissimi, Il fatto è che, nel sistema bancario, vale la regola descritta dai libertini francesi del ‘600 per i teologi: sono come i maiali, se tiri la coda a uno tutti si mettono a grugnire. Le banche vivono di credito, ovvero della credenza nella loro solvibilità immediata. Se questa credenza cade, hai voglia a ridare i quattrini ai truffati, l’amore non c’è più. E questo vale per il resto del sistema bancario. Ci sono 3,6 miliardi di crediti deteriorati nel portafoglio del Fondo Atlante, che non funziona perché le banche che vi partecipano hanno casini pari o peggiori di quelli delle colleghe che dovrebbero curare. UniCredit ha bruciato, nei primi sei mesi del 2016, il 55% del suo valore in Borsa.
8. E non  parliamo nemmeno del disastro del Monte dei Paschi di Siena, la prima banca italiana nata nel 1472, venti anni prima della sconsiderata scoperta genovese e spagnola dell’America; un bilancio senese che ha fatto scappare a gambe levate perfino il Fondo Strategico del Qatar. Se sarà salvato dallo Stato, quel Monte che raccoglieva i fitti dei pascoli senesi, come è sempre più probabile, gli investitori esteri saranno indotti ad andarsene via dall’Italia, un Paese che salva  la mala pratica bancaria e imprenditoriale e, quindi, mette in difficoltà proprio  chi segue le regole del mercato-mondo.
9. I ragazzi che non  lavorano e non studiano in Italia sono  circa il 20% del totale della popolazione tra i 15 e i 34 (dico trentaquattro) anni. In UE lo stesso dato vale per  il 14,6%, peraltro in condizioni finanziarie e politiche affini. Come prevedono di risolvere  il problema, i geni universali del governo? No, perché se il trend della disoccupazione di massa continua, oggi avete i 5Stelle, domani avrete quello che Victor Hugo definiva “il sangue nelle strade”. Voi, politicanti e dilettanti, che non reggereste nemmeno il mestruo di mia zia buonanima. E allora, cosa si fa? Si continua a rincoglionire la gente con il gender, la fluidità, i lavoretti del nuovo schiavismo, contrabbandati per l’adorata ma comunque stupida “modernità”‘, che comunque i giovani finanziano da soli. Il motorino del trasporto delle pizze te lo paghi tu, Uber non ti compra l’auto, AirBnB non ti paga il mutuo o l’affitto.
10. Per tutte le sfide, spesso sataniche, della modernità,  i governi e le forze politiche italiane non hanno nessuna risposta, né sembrano capire di cosa si tratti. E’ proprio questa  la situazione peggiore.
Ecco l’ultima mossa del blue whale nostrano e sociale che porterà il nostro Paese ad un lancio nel vuoto se prima qualcuno non vorrà intervenire…