18 Novembre 2024
People

Fernando Solanas

a cura di Marcello Cella e Elena Pinori

Il film è un viaggio

Amo moltissimo l’opera di Garcia Marquez, grande artista e grande scrittore, dal linguaggio straordinario che coinvolge il lettore. Le basi degli avvenimenti delle sue storie sono la magia, la follia e l’assurdo della società colombiana. Nello stesso modo, l’assurdità e il grottesco che si trovano nel mio film non sono una mia invenzione ma la realtà quotidiana della società argentina. Quando si compra il giornale si leggono tante cose irrazionali e assurde. Come la vicenda del palazzo che crolla all’inizio del film. Doveva essere l’ospedale pediatrico più grande dell’Argentina, secondo il progetto di Peròn, ma lui non riuscì a terminarlo e il Governo successivo non continuò i lavori, proprio perché lo aveva voluto lui. Così è stato occupato da gente senza casa. Il Governo Menem sapeva che con cinquantamila dollari avrebbe potuto finire l’ospedale ma ha pensato di abbandonare il progetto e ha avuto l’idea di dimostrare il proprio potere ricominciandolo da capo. Per cominciare, ha firmato un contratto di sei milioni di dollari con una compagnia francese per dinamitare la struttura e ha organizzato un grande atto pubblico, con la televisione, la banda musicale, il palcoscenico, per presenziare alla demolizione. Un mese dopo, Menem ha ordinato un aereo speciale per fare i viaggi all’estero: sessantadue milioni di dollari. Tutta questa corruzione e questa immoralità fanno parte della realtà di Buenos Aires. Una realtà vissuta con pessimismo e con un sentimento di sconfitta talmente forti da impedire alla gente di costruire una grande forza di opposizione e da farla continuare ad abitare in un mondo putrefatto di corruzione e di merda. Una grande parte della popolazione è cosciente di tutto ciò, ma ha talmente tante frustrazioni, una più forte dell’altra, che le impediscono la costruzione di quelle cose che ancora mancano. Credo che l’espressione epica di questo sentimento di assurdità richieda una ricerca seria ed impegnata.

 
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