In verità vi dico…
Era evidente un certa emozione, era nell’aria. L’aula della facoltà di lettere dell’università di Pisa era di quelle dove al massimo potevano sedere un centinaio di studenti. Era piena. L’assemblea stava per cominciare. Il brusio calava. La presidenza stava per dare la parola a quello che sarebbe stato il leader del Partito. Riempire lo spazio lasciato dai revisionisti e dai burocrati, dare voce alle nuove istanze, l’Italia e non solo ll’Italia ha bisogno di coraggio, di determinazione, di altruismo. Noi siamo questa Italia. Studenti e operai, disoccupati e commercianti, il pesciaio e la verduraia. Tra tutti uno studente si gira verso un autoferrotranviere e fa: “sono davvero molto emozionato, è la prima volta che fondo un partito”. L’autoferrotranviere sorrise e rispose: “ Figurati, io ne ho già sfondati due”. I lavori possono cominciare. Erano i primi anni ’70.