100 PCI
Non è durato cent’anni. Conserva un quotidiano e minuscoli gruppuscoli che con il quotidiano non hanno nulla a che fare. Anche i più coriacei a parole si dicono comunisti tra loro, ma non lo scrivono sotto il simbolo. Ammiccano, deviano, aspettano l’occasione, e anche loro ci credono il giusto. Comunque danno la colpa agli altri, ai vicini, con i quali sono pronti a prendere le distanze ancor prima di cominciare.
Chiuse bottega Achille Occhetto ma non ci fu una gran resistenza. Parole, anatemi ma la strada ormai era segnata. I comunisti si fanno rari e non lo dicono nemmeno più.
Ricorre il 21 Gennaio l’anniversario della nascita. Per noi questo ventuno è qualcosa che attendiamo con una carica di speranza giustificata, ma senz’altro eccessiva. Stiamo attraversando le paludi del Covid-19: la pandemia colpisce, ogni giorno solo in Italia centinaia di morti, nuovi contagi e gli ospedali che si riempiono e si vuotano come il soffietto di un mantice. Le prime pagine, di qua e di là dal Piave sono tutte sue, dei vaccini, delle vaccinazioni, delle cure farmacologiche, delle pratiche preventive, dei rimedi e dei provvedimenti. E anche di un tempo che visto da casa – naturalmente per chi ce l’ha una casa –, dalla televisione sorseggiando una tisana o un camparino – naturalmente per chi ce l’ha un divano, una tisana o un camparino –,visto da qui fa sentire moderni e cretini, futuro a domicilio e inabilità insormontabili.
Cashback. Spid da attivare prima di attivare l’app “Io” e comunque percorso realizzabile a partire dalla carta di identità elettronica che si ottiene al rinnovo della carta d’identità cartacea. La mia tanto per stare sul caso è scaduta il 5 maggio 2020. Quindi non mi resta che rinnovarla, ottenere così la carta elettronica e intraprendere il viaggio verso i vantaggi del pagamento elettronico. Non on line, no! Bisogna muovere il culo, aspettare che il colore si faccia giallo, andare dove si deve andare e spendere. Tutto il resto il sistema lo fa da sé. Pensavo ormai di essere in ritardo invece, notizia dell’ultim’ora: è prorogato per sei mesi.
Ma parlavamo del PCI, di ben 100 anni fa. Io non ero nato e mio padre aveva 13 anni. Anche mia madre non era nata, nascerà tra quattro anni. Saranno comunisti insieme, mano nella mano. Come lo erano stati Laura Marx e Paul Lafarque. In cucina – abitavamo in Lung’Arno Galilei – c’era un piccolo ritratto che troneggiava sulle nostre conversazioni a tavola. Era Beppe Stalin. “Bello il mi baffone”. Dite pure quel che vi pare ma io di lì non lo tolgo – diceva il babbo.
Nemmeno io. Che c’entrano gli uomini con quel che simboleggiano. Da un lato c’era l’armata rossa, Stalingrado, mischiata con la galera di Rodolfo, con il suo rigore e dall’altra il Comunismo in un Paese solo. La Nep, i Lager. Ce ne vuole di tempo, comunque poi nemmeno così tanto. Il PCI è nato nel ’21 e il 3 febbraio del 1991 cadde sotto le picconate inferte a un muro, quello di Berlino, appena due anni prima. Aveva 70 anni, cinque meno di me.