Alitalia addio, Alitalia buongiorno
Era il 6 luglio del 1947 quando da Roma decollava il primo volo internazionale Alitalia. Destinazione: Oslo. A bordo dell’aereo, un quadrimotore Savoia Marchetti S.M. 95, 38 marittimi norvegesi. Due mesi prima, il 5 maggio, c’era stato il primo volo in assoluto Alitalia Torino-Roma (Urbe)-Catania con 18 passeggeri imbarcati su un; trimotore Fiat G 12 “Alcione”. Un anno dopo, nel marzo del ’48, con l’Avro 691 Lancastrian l’Alitalia inaugurava poi il primo collegamento intercontinentale con Buenos Aires (36 ore di volo da Roma con tappe a Dakar, Natal, Rio de Janeiro e San Paolo).
Ebbene, oggi, a distanza di 74 anni, la capitale ha visto atterrare nella tarda serata nel suo principale aeroporto, il Leonardo da Vinci, l’ultimo volo Alitalia (Az1586) operato con un Airbus A320 arrivato alle 23.22 da Cagliari con 180 passeggeri. Ai comandi, il pilota Andrea Gioia, 55 anni, romano, cresciuto nella scuola di volo Alitalia. E’ stata scritta così l’ultima pagina di 74 anni di storia dell’Alitalia il cui nome, peraltro, nacque dall’intuizione che ebbe un impiegato di un ufficio postale di Roma incaricato di ritirare la corrispondenza della neonata compagnia. Fu lui infatti a proporre Alitalia, quale sigla per i telegrammi, per abbreviare in questo modo; il nome originale di “Aerolinee Italiane Internazionali”.
Ripercorrendo i 74 anni di storia dell’Alitalia, dopo i primi voli del ’47, negli anni ’50 sugli aerei della compagnia si vedevano le prime hostess con le divise disegnate dalle Sorelle Fontana. In quell’epoca
entravano inoltre in linea i quadrimotori Dc4 e si introducevano pasti caldi che portavano la compagnia a diventare uno dei vettori preferiti dalla clientela internazionale. Nel 1957 Alitalia si fondeva poi con la Lai e diventava Alitalia – Linee Aeree Italiane con 3.000 dipendenti e una flotta di 37 aerei.
Nella classifica internazionale delle compagnie aeree, Alitalia passava dal ventesimo al dodicesimo posto.
Nel 1960 Alitalia diventava la compagnia ufficiale delle Olimpiadi di Roma. Entravano in flotta i primi jet e per la prima volta trasportava oltre un milione di passeggeri. Quell’anno veniva inaugurato l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Tra il 1969 e 1970 Alitalia presentava un nuovo logo e rinnovava la livrea degli aerei: la “Freccia Alata” veniva sostituita dalla “A” tricolore. Entrava in flotta il Jumbo Boeing 747 e Alitalia diventava la prima compagnia aerea europea a volare con una flotta “all jet”. Tra il 1980 e 1982 continuava il rinnovamento della flotta con l’arrivo degli Airbus A300, bireattori di grande capacità, e dei nuovi Md80. Per i voli di lungo raggio entravano in flotta i B747 Combi che consentivano maggiore flessibilità nel trasporto passeggeri e merci.
Nel ’91 arrivavano i nuovi Md11, trireattori dall’ampia autonomia di volo: oltre 12.000 chilometri. Giorgio Armani disegnava le nuove divise e collaborava agli interni dei nuovi aerei. Nasceva il MilleMiglia, programma dedicato ai frequent flyers. Fiocco rosa poi a bordo il 3 novembre del 1997 quando alle ore 23,15 sul volo Az 769 da Bombay a Roma, grazie all’assistenza di una ginecologa presente e di tutto l’equipaggio,; nasceva Maya, una splendida bambina di circa 2,7 chilogrammi. Nel 2001 Alitalia entrava a far parte dell’alleanza internazionale SkyTeam insieme con Air France, Delta Air Lines, Korean Air, Aeromexico e Csa Czech Airlines. Sul lungo raggio il nuovo Boeing 777 sostituiva il glorioso Jumbo B747.
Il 13 gennaio del 2009 decollava il primo volo di Alitalia Compagnia Aerea Italiana (Cai), società interamente privata, che rilevava beni, infrastrutture e personale da Alitalia – Linee Aeree Italiane e assorbiva Air One. Nel 2015 arrivava poi l’alleanza con Ethiad Airways. Alitalia, nel cui capitale entrava con il 49% la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti, restava comunque a maggioranza italiana. Il 14 aprile del 2017, a causa del bilancio disastroso,; per evitare il fallimento veniva stilato un pre-accordo tra i sindacati e l’amministrazione che prevedeva, tra le altre cose: 980 esuberi, tagli medi degli stipendi dell’8% e la diminuzione delle ferie. Tale accordo veniva successivamente sottoposto al personale dell’azienda con
un referendum e bocciato con il 67% di “no”. Il 2 maggio il Cda di Alitalia decideva quindi all’unanimità di presentare l’istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria come disposto dalla legge. Il ministero dello sviluppo economico sceglieva così tre commissari, rispettivamente Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari per gestire l’amministrazione straordinaria di Alitalia. Con il decreto-legge 18/2020 (c.d. “Cura Italia”) il ministero dell’economia e delle finanze acquisiva il 100% delle azioni della nuova compagnia di bandiera destinata a subentrare ad Alitalia, che tornava quindi in mano pubblica dopo 11 anni di gestione privata.
Il 29 giugno 2020, l’allora; presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, annunciava la nomina di Francesco Caio alla carica di presidente, ruolo ricoperto ora da Alfredo Altavilla, e Fabio Lazzerini a quella di; amministratore delegato di Ita, acronimo di Italia trasporto aereo. Eccoci così arrivati a poche ore dal decollo del primo volo della neonata compagnia nata dalle ceneri della vecchia Alitalia. L’appuntamento con la storia dell’Aviazione civile italiana è per le 6.20 di domani mattina quando da Milano Linate decollerà per Bari il primo volo della NewCo che proprio oggi, a conclusione della procedura di offerta pubblica, si è aggiudicata ad un valore di 90 mln di euro, il marchio Alitalia Spa e il dominio www.Alitalia.com. Alle 8 sarà poi la volta del Roma Fiumicino-Milano Linate.
[tratto da ANSA]