Uso politico della magistratura
Visto che i panni si lavano in piazza, sporchi o puliti che siano. Visto che se non lo dici qui è come se tu non lo avessi mai detto. Visto che io me ne ero accorto e non sono da tempo coinvolto…
Lo dico, lo ripeto: contro Matteo Renzi si è usata la mano pesante e il silenzio di tomba.
Le due cose vanno d’accordo giocando d’azzardo con le regole democratiche e alzando patiboli. A qualcuno piace e ad altri piace non guardare.
Un assalto costoso pesa sulle tasche di tutti. Ma gli attori brillano lividi dietro a luci di ribalte proprie. E non è una storia nuova. Non inedita. Picchetta la via del tramonto dei nostri, anzi no, dei miei passi migliori. Volete che ricordi uno per tutti?
Chi e come fu raccontato l’omicidio del Commissario Calabresi?
Lo sceriffo era venduto, la spia pronta e allenata alla menzogna, la stampa apparecchiava la gogna.
La differenza c’è, allora innocenti si marciva in galera. Tanta galera.
Il confronto è impietoso, tutti a puntare il dito, tutti meno un foglio. Si, perché c’è sempre un Foglio che non ci sta. La notizia prende forza, una generazione nuova avanza. Speriamo ce la faccia.
Quanto è lunga la notte? Molto. Può essere lunga e fredda ma non sarà solo così. Ricordo l’inatteso, l’improvviso, il battito d’ali, il gemito di una nascita, le note e i passi: andiamo.
E di quel brutto processo nessuno seppe più nulla. Era un alba. Chissà.
Sotto la copertina rigida del libro solo un po’ di polvere. Da sparo?