Scienza e coscienza
Potremmo dire anche che in genere va così: la ricerca di soluzioni attraversa il percorso del sapere, dell’intuizione, della sperimentazione, fino a giungere alla proposta di soluzioni che se praticate provvedono.
Da anni mi vaccino contro l’influenza, ora ho aggiunto tre dosi di vaccino contro il Covid.
La scienza si batte e la coscienza? Dibatte.
Avrete visto il filosofo veneto rivendicare il diritto a esprimere il proprio pensiero, mentre invade ogni dove esprimendo il suo pensiero. La sua libertà in cambio di gettoni di presenza è questione di coscienza. Ma anche l’obbligatorietà rivendicata da chi ha sempre più bisogno di trame da coro piuttosto che condivisione di responsabilità, non mi convince. Serve ruolo più che opinione.
Mi spiego al volo: la scienza dispone e quel che dispone è il punto più avanzato di resistenza capace di una qualche controffensiva; la coscienza si conquista contrastando la sciocchezza o l’irresponsabilità di dubbi da avanspettacolo.
Quindi essere pro-vax tranquillamente e pubblicamente ovunque: sul posto di lavoro, a scuola, in farmacia, al cinema, al ristorante. Sul posto, sul pezzo, sul principio e nel comportamento.
La coscienza ha il diritto ad essere difesa e sbandierata: è la nostra. E il momento è ora.