19 Dicembre 2024
Words

Un ricordo di Silvio Berlusconi

Un uomo “generoso, geniale, tenace”. “Un innamorato della vita che ha insegnato sempre, a tutti, a vedere il lato positivo delle cose”. Così Mara Carfagna, oggi presidente di Azione, ricorda Silvio Berlusconi in un’intervista al Mattino. “Mi accostai a Forza Italia ed entrai nel movimento femminile ‘Azzurro donne’ – spiega – perché mi ero sempre interessata e appassionata alla politica. In occasione delle Europee 2004 Berlusconi, che intendeva promuovere il rinnovamento anche aumentando la rappresentanza femminile, mi offrì un ruolo e mi convinse ad accettarlo. Da quel momento è stato il mio mentore, dandomi fiducia come parlamentare, come dirigente sul territorio e come ministro della Repubblica”.
L’ex ministra per il Sud e la Coesione territoriale torna anche sulla scelta di Berlusconi di far cadere il governo
Draghi: “Quando due mesi fa, come tutti, ho saputo della malattia gravissima contro cui stava combattendo Silvio Berlusconi ho compreso il senso di quella che, per tanto tempo, mi era sembrata una scelta incomprensibile: l’improvvisa decisione di mandare a casa Mario Draghi. Oggi è chiaro che Berlusconi temeva di non avere più tempo, aveva fretta di andare alle urne per completare la sua straordinaria biografia politica con un’ultima vittoria”.
Le tante critiche a Berlusconi? “Ha avuto anche grandi riconoscimenti. Basta leggere in queste ore gli attestati di
rispetto che gli rivolgono anche gli antichi, dichiarati avversari. Tutti, salvo rare eccezioni, riconoscono il suo ruolo innovatore, in politica come in ogni altro campo al quale si è dedicato”.
“È prematuro oggi ragionare sul futuro di Forza Italia – dice ancora Carfagna -, anche per rispetto della comunità azzurra, che vive in queste ore un passaggio molto doloroso. Mi sembra irrispettoso. Facciamo un ragionamento per linee generali: Berlusconi ha rappresentato il perno del bipolarismo e del centrodestra italiano. Si parla di centrodestra perché c’è Forza Italia, e Forza Italia è stato soprattutto il partito di Silvio Berlusconi: se riuscirà a conservare quel ruolo dopo la scomparsa del suo fondatore, esisterà ancora il centrodestra. Altrimenti – conclude Carfagna – il bipolarismo cambierà natura, ci sarà solo la destra, e non credo sia un bene nemmeno per la
destra”.

[tratto da ANSA]