Alessandro Bencivenni – Patrizia Busacca, Quei giorni in Provenza, LINEA Edizioni, Padova 2025

Ho ricevuto il libro Quei giorni in Provenza, di Alessandro Bencivenni e Patrizia Busacca.

Non sempre si conoscono gli autori dei libri che compriamo o che ci arrivano, e spessissimo è un bene assoluto non conoscere gli autori di qualsiasi opera artistica, a maggior ragione se ci piace o la ammiriamo. Invece dovete sapere che Alessandro e Patrizia io li conosco. E penso di conoscere profondamente il loro sentimento, anche se non li conosco bene, perché ho passato soltanto un pomeriggio a parlare con loro, in un caffè della mia città. Ma quel pomeriggio è bastato. I nostri dialoghi, i loro silenzi, alcune piccole ingenue e brucianti confessioni sono state per me molto, molto chiare.

È quando senti che le persone sanno (o non possono farne a meno) trasmettere il loro amore, il loro affetto comune e condiviso, che capisci esattamente la qualità della loro persona (e avrei voluto dire della loro anima). E questo incontro con Alessandro e Patrizia (che è stato foriero della produzione di un bel libro di poesie di lui) è stato uno dei rarissimi casi in cui ho compreso irrazionalmente la bellezza della loro vita. Nonostante tutto. E nonostante che Patrizia, oggi, non ci sia più.

Per tutto questo ho cominciato a piangere e a commuovermi appena ho scartato la busta e ne è uscito questo libro, che racconta un viaggetto on the road di una famiglia in vacanza: padre, madre, figlio. Per tutto questo ho pensato di scrivere di questo libro a prescindere.

E ora, mi asciugo il viso, apro la pagina e comincio a leggere Quei giorni in Provenza. Fatelo anche voi, credo vi farà stare meglio.