Vanno, vengono… si astengono!
Le nuvole vanno e vengono. Sono mobili, sono leggere; possono acquisire svariate forme e stanno per aria. Sono un po’ a favore di vento, un po’ controvento, un po’ ferme. Insomma, come gli astensionisti PD sul piano “Rearm Europe” della Von der Leyen, votato dal parlamento europeo con ampia maggioranza. Se il PD in Europa ha spaccato il gruppo socialista su questo, non stanno meglio le forze governative italiane: Salvini litiga con Tajani a ogni passo. Queste posizioni politiche dicono che serve un comune esercito europeo, e non armare maggiormente uno a uno i Paesi dell’Unione.
Però si dà il caso che non esista una legge dell’UE che contempli un esercito europeo. E le decisioni non si prendono con uno schiocco delle dita. Al momento ciò che determina i finanziamenti UE per le armi è il Trattato di Lisbona del 2009 che continua a dettare legge in merito, e dove è scritto che per “la difesa il primato è nazionale”. Quindi?
O la questione russo-ucraina, con la novità della posizione americana, è un appello urgente all’Europa e allora dobbiamo prendere decisioni rapide con le norme che abbiamo, oppure continuiamo a non decidere. Ci si astiene, si rimanda e non si decide, per un profilo europeo più alto, ma alla fine solo teorico e quindi retorico e dunque ininfluente.
Chissà quando diventeremo adulti!