Hamas ha vinto
Hamas ha vinto. Questa è la triste realtà.
Ci sono alcuni fattori che portano a questa valutazione:
1. la grande capacità di Hamas di suggerire la propria propaganda attraverso il “controllo” dell’informazione, usando in maniera strumentale e feroce la popolazione di Gaza, fornendo numeri gonfiati su vittime e feriti, attribuendo a IDF proprie responsabilità o proprie azioni contro la popolazione, indirizzando questa comunicazione mistificata verso i media occidentali tramite informatori in loco e tramite la tv qatarina Al-Jazeera;
2. la scarsa efficacia dell’esercito israeliano di ridurre la milizia di Hamas sul terreno;
3. l’ottusa volontà di perseguire un azzeramento di Hamas soltanto sul piano militare, arrivando a creare una situazione di emergenza umanitaria dovuta alla scarsità di cibo per la popolazione gazawa.
Questi sono i tre elementi di fondo per cui si può tranquillamente affermare che Hamas ha già vinto questa infame guerra, in cui nessuno ormai parla più degli ostaggi israeliani, cioè di persone che sono state rapite quel terribile 7 ottobre in cui Hamas ha trascinato corpi e popolo, stati e politici, nazioni e organizzazione internazionali, in un nuovo abisso di orrore.
Tuttavia c’è una responsabilità maggiore che a questo punto si erge su tutto questo ed è la miopia politica del governo Netanyahu e la sua incapacità di difendere davvero il popolo di Israele. Perché se anche questo stupido governo volesse davvero la fine del gruppo terroristico di Hamas e l’annessione di Gaza allo stato ebraico, certamente non potrebbe proseguire a permettere quello che accade in Cisgiordania, dove degli oltranzisti religiosi ebraici operano in privato per creare situazioni di crisi e di conflitto con i palestinesi.
La credibilità del governo israeliano . se ce n’è ancora una – (anche per dare risposte alla metà del proprio Paese che gli manifesta quotidianamente contro), dovrebbe essere quella di arrestare i coloni che occupano terre in Cisgiordania e far partire immediatamente un tavolo di trattative con l’Autorità Nazionale Palestinese proprio per la cessione della Cisgiordania ad ANP.
Ma questa soluzione, che parrebbe l’unica seria via di colloquio con i palestinesi, non sembra essere tenuta in considerazione da Netanyahu. Questo errore fagociterà la smania di potere di quest’uomo ormai inadeguato al momento storico. E sarà clamoroso lo sviluppo di questa guerra. Andando avanti così crollerà tutto. Il vecchio adagio “chi troppo vuole, nulla stringe” mai fu più calzante.