Natan Zach e la patria della poesia
I VIALI DELL’INFANZIA I Suonavano le orchestre nel parco. Il secolo marciava verso sé stesso e noi sempre più lontani
Leggi tuttoI VIALI DELL’INFANZIA I Suonavano le orchestre nel parco. Il secolo marciava verso sé stesso e noi sempre più lontani
Leggi tuttoThere came a wind like a bugle; It quivered through the grass, And a green chill upon the heat So
Leggi tuttoO saepe mecum tempus in ultimum deducte Bruto militiae duce, quis te redonavit Quiritem dis patriis Italoque caelo, Pompei, meorum
Leggi tuttoComo tú Yo, como tú, amo el amor, la vida, el dulce encanto de las cosas, el paisaje celeste de
Leggi tuttoCHEVAUX DE FRISE Pendant le blanc et nocturne novembre Alors que les arbres déchiquetés par l’artillerie Vieillissaient encore sous la
Leggi tuttoLE BRUIT DES CABARETS, LA FANGE DU TROTTOIR Le bruit des cabarets, la fange du trottoir, Les platanes déchus s’effeuillant
Leggi tutto«Mentre vivi, bevi.» (Khayyam) Khayyàm, nei mattini d’estate, basta avere una foglia in bocca, il sole dei giardini ci ubbriaca
Leggi tuttoLe strade Mi parve udire il suono del tuo passo, ma poi non t’ho veduto; ad una ad una ho
Leggi tuttofreddamente primaverili le oche passano sopra i gigli possedute dal vento e dal sole sopra le voci dei bambini tenuti
Leggi tuttoTu e io Felice il momento quando sediamo, tu e io, nel palazzo, due figure, due forme ma un’anima sola,
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