L’eros della Signora Macron
La signora Brigitte Trogneux in Macron ha tutta la mia simpatia e solidarietà. Solo chi non percepisce la magia particolarissima dell’Eros giovanile (che è ancor più sapiente del cuore, parafrasando Pascal), per non parlare poi della ghiandolona inutile detta cervello, non può capire cosa dico. L’eros scolastico è il paradigma di tutti gli altri. Lo so bene pure io, innamorato perso della mia professoressa di matematica in IV liceo. Il fatto, accidenti, era che ero bravo e la bellissima, affascinante algebrista non mi chiamava mai alla lavagna, la stronza. Fossi stato inadatto ai calcoli, sarebbe partita da lì la mia rimonta erotica. Accidenti ai bravi!
Poi ho avuto un’amante meravigliosa, quando insegnavo a Zurigo, una donna che mi ha fatto crescere di tanti anni in pochi mesi. Poi ancora una meravigliosa Arianna, che ancora, con gli anni che pesano, mi indica l’uscita dal labirinto. È il Fascino, è questa la chiave dell’eros, altro che curve e metriche varie da manovali incerti.
Ironia, sapienze segrete dell’esperienza, che ti vengono regalate come un miracolo dalle femmine, che tu dovrai solo capire, perché Eros è sempre un miracolo che non ha pari, né calcoli. Lo scherzo, la sicurezza ritrovata tra gli amanti, nella dimensione giusta: è la donna che non può non insegnare all’uomo.
Ecco, Madame Macron – che mi fa perdere la testa ben più di suo marito – la voterei subito. È la magia il regno del sesso, non quello che pensano i primitivi. Solo il sesso, eros mitico, se ben compreso, scopre l’essenza. Ed è proprio questo il caso in cui, come in tutti i miti greci, bisogna farsi indicare da una donna la Via.