19 Dicembre 2024
Words

Il Super Ministero

La candidata per la coalizione di centro-sinistra alla Camera (nonché ministro uscente della salute), Beatrice Lorenzin ha recentemente dichiarato durante una trasmissione televisiva: «Se sarò io a vincere le elezioni farò un grande ministero della Famiglia, del Benessere e della Salute delle persone. E ci metto dentro anche la lotta alla droga». Insomma la Lorenzin ha le idee chiare. La leader di «Civica Popolare» sa bene di avere creato una lista centrista e popolare. Oltre alla ex «Alternativa Popolare» sono altre quattro le forze politiche che hanno aderito all’iniziativa della Lorenzin. I «Centristi per l’Europa», «Democrazia Solidale», «L’Italia è Popolare» e «Italia dei Valori». Che cosa vuol dire realizzare una lista di centro? Che cosa vuol dire scegliere di aderire al centro-sinistra? Vuol dire che in Italia c’è sempre stato un centro (anche ai tempi della DC) che ha guardato con interesse a sinistra. Per esempio Ciriaco De Mita è stato un uomo politico che si è fatto molto notare per questo. Un centro, in una democrazia, è una zona fluida, transitoria, non ben definibile. Ma nello stesso tempo, essendo l’Italia per vocazione moderata, il centro è anche il luogo di maggiore consenso elettorale. Perché occupare il centro? Del resto anche il PD si dice di centro-sinistra. E Forza Italia ammette di essere di centro-destra. Da una parte le forze di sinistra e di destra tendono ad occupare il centro e dall’altra il centro tende a occupare gli spazi politici (per citare Carlo Galli) lasciati liberi dalla sinistra e dalla destra. Ovvero il centro incarnato dalla Lorenzin tende a farsi garante di un accordo con il centro-sinistra a sostegno di un voto dei moderati. A questo punto però il centro – sia esso più vicino al centro-destra o al centro-sinistra – sceglierà come suo partner quel tipo di contesto politico che gli garantirà più libertà di manovra. O quello cui si sente più intimamente legato per ragioni di ideologia. Un centro, come quello della Lorenzin, guarda effettivamente a sinistra.

«Noi con l’Italia», invece, la quarta gamba del centro-destra, è un centro che guarda con interesse ai movimenti della destra. Allora essere di dentro può voler dire due cose: essere moderati ma interessarsi più alle politiche della destra oppure essere moderati ma essere più vicini alla sinistra. Che tipo di centro è il centro? Che tipo di moderati sono i moderati? Sembra che ci sia un centro-centro-destra e un centro-centro-sinistra… Ma non è solo questo. Il centro è ambiguo e sdrucciolevole: può essere qualsiasi cosa ma anche il contrario di qualsiasi cosa. E la Lorenzin ha deciso di portare questo «qualsiasi cosa» nelle braccia del centro-sinistra. Mentre Raffaele Fitto ha portato il suo centro («Noi con l’Italia») nelle braccia del centro-destra. La Lorenzin vuole fare un grande ministero che si occupi di tematiche sociali. Questa è una mossa moderata inserita in un contesto di centro-sinistra. Come idea non è male! Un grande ministero (come un grande pennello) può risolvere molti grandi problemi. Vedremo.

Gianfranco Cordì

Gianfranco Cordì (Locri, 1970), ha scritto dodici libri. E' dottore di ricerca in filosofia politica e giornalista pubblicista. Dirige la collana di testi filosofici "Erremme" per la casa Editrice Disoblio Edizioni. Dirige le tavole rotonde di filosofia del Centro Internazionale Scrittori della Calabria.