Europee: i primi numeri
La Lega sembra essere il primo partito in Italia, sfiorando il 30%; Pd in crescita e sopra il M5s. Questa la prima fotografia con i primi exit poll delle Europee in attesa dello spoglio delle schede. La Lega di Matteo Salvini sarebbe il primo partito, in bilico attorno al 30%. Il M5s di Luigi Di Maio sarebbe in netto calo rispetto alle politiche di un anno fa, attorno al 20%, con il serio rischio di finire solo terzo, dopo il Pd. Oltre la soglia di sbarramento, anche Forza Italia, che mira a superare il 10% e Fdi. +Europa
rischia di non farcela per poco. In base al primo Exit poll del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle Europee la Lega è il primo partito con il 27-31%. Il Pd è al 21-25%, M5s al 18,5-22,5%, Forza Italia all’8-12%, Fratelli d’Italia al 5-7%, Più Europa 2,5-4,5%, Europa Verde 1-3%, La Sinistra 1-3%, Partito Comunista 0,1-1,5%.
In Europa le cose sono simili. Affluenza record nei principali Paesi europei per una tornata elettorale carica di una valenza politica inedita. Un derby tra europeisti e sovranisti nel quale i secondi, seppure in crescita in diversi Paesi, non sembrano essere riusciti a sfondare. E mentre le forze tradizionali – popolari e socialisti – perdono terreno, spunta la sorpresa dei Verdi, protagonisti di un exploit al di là di ogni previsione.
Popolari e socialisti perderebbero la maggioranza che finora ha retto gli equilibri in Europa ma manterrebbero comunque ancora il controllo cooptando i liberali e il movimento En Marche del presidente Emmanuel Macron, e, forse, anche i Verdi. Il dato che per ora sembra incontrovertibile è proprio il boom dei Verdi, che sembrano coagulare intorno alla proposta ambientalista il voto giovanile e progressista. Le Pen sembrerebbe aver superato Macron mentre in Germania gli ecologisti raddoppiano i consensi e diventano il secondo partito, crolla la Spd e cala la Cdu di Merkel, pur rimanendo il primo partito.
I populisti in Europa segnano buoni risultati soprattutto in Francia, dove il Rassemblement National di Marine Le Pen è il primo partito con il 23,2%. In Germania l’estrema destra dell’Afd cresce al 10,5% ma non sfonda come i sondaggi lasciavano presagire. I Veri finlandesi restano fermi al 13%. L’austriaco Fpoe, colpito dallo scandalo dell’Ibiza-gate, scende di due punti al 17,5%, mentre il Partito del Popolo Danese vede un tracollo: al 13,2% rispetto al 26,6% di cinque anni fa. Trionfo di Orban, per gli exit poll è al 56%.