21 Novembre 2024
Sun

Dal Sottovuoto (antologia poesia), Samuele Ed., 2020

In questo tempo sospeso e in parte svuotato di senso, la letteratura e la poesia potrebbero prendersi un ruolo che avevano forse perduto nell’ordinaria vita quotidiana contemporanea. Samuele Editore (progetto ormai in piedi da oltre un decennio, voluto da Alessandro Canzian che gli dedica anima, cuore e braccia) ha pubblicato una nuova antologia di poeti contemporanei italiani che dovrebbe fare il punto non solo del rapporto tra epidemia (cioè straordinario) e poesia (cioè senso della lingua), ma anche nominare insieme le voci poetiche italiane più autentiche del nostro tempo.

La scelta antologica è stat compiuta da un emergente poeta e critico, Matteo Bianchi, che dalla sua Ferrara dispone di un osservatorio panoramico sulla penisola. Nel libro Dal sottovuoto. Poesie assetate d’aria, si mette nero su bianco la volontà di confrontarsi sul tema dell’isolamento, di una quarantena tanto improvvisa quanto obbligata. L’idea è scaturita dalle sparute riflessione trapelate sul web, ovvero dalla necessità sommersa di molti intellettuali di liberare un vuoto interiore che una volta confinato rimbombava con maggiore violenza. «Dovremmo pronunciare ogni parola vera come fosse un’agonia o un testamento», sosteneva Ceronetti in Poesia e solitudine.

«Un movente così decisivo per gli animi del 2020 non poteva essere ignorato a priori come un semplice “fattore esterno”, una trascurabile casualità – argomenta Matteo Bianchi – né ridotto alla solita boutade per stampare altra carta e battere cassa quando il silenzio non può più essere abbastanza. Da parte nostra non c’è stata alcuna intenzione di strumentalizzare un momento drammatico, tantomeno di estetizzare un dolore condiviso; tutt’al più di anestetizzarlo facendolo vibrare. Non va tralasciato, infatti, il tentativo di opporsi al panico generalizzato, di scongiurare una paura che se fomentata avvelenerebbe irrimediabilmente il nostro futuro. «Eravamo già ciechi nel momento in cui lo siamo diventati, la paura ci ha già accecato, la paura ci manterrà ciechi», ammoniva Saramago in Cecità».

Il curatore ha poi deciso di ordinare gli inediti quasi si trattasse di un sentiero, di un percorso per ritrovarsi attraverso le voci dei trentacinque autori coinvolti, consentendo un dialogo tra poesie provenienti da clausure personali, che nella fame d’aria manifestata si tendono l’una verso l’altra. «Tramite le risorse intime di ciascun autore e la riaffermazione di ogni individualità– aggiunge Bianchi – i versi in questione trasformano incontri, oggetti e gesti abitudinari in testimonianze emblematiche di una realtà oramai irreparabile. Leggendo i testi come fossero anelli intrecciati di un’unica catena, che cozzano e risuonano a seconda dell’armonia, ci si rende conto di quanto il bisogno autentico e senza soluzione di isolarsi, di allontanarsi da un rumore più o meno riconosciuto, fosse già insito in loro e cercasse talvolta appagamento per mantenerli in equilibrio».

Fanno parte della scelta antologica: Alessandro Agostinelli,Erminio Alberti, Lucianna Argentino, Franco Arminio, Alberto Bertoni, Maria Borio,Franco Buffoni, Anna Maria Carpi, Valentina Colonna, Flaminia Cruciani, Maurizio Cucchi,Francesco Forlani, Tiziano Fratus, Giovanna Frene, Tommaso Giartosio, Fabrizio Lombardo, Franca Mancinelli, Gerardo Masuccio, Stella N’Djoku, Roberto Pazzi, Umberto Piersanti, Giancarlo Pontiggia, Rossella Pretto, Eleonora Rimolo, Valentino Ronchi,Federico Rossignoli, Paolo Ruffilli, Anna Ruotolo, Gabrielle Sica,Stefano Simoncelli, Tiziano Scarpa, Luigia Sorrentino, Mary Barbara Tolusso, Mariagiorgia Ulbar,Gian Mario Villalta.

«Un modo e un’occasione importanti – conclude l’editore Alessandro Canzian– che abbiamo voluto cogliere per fare il punto della situazione socio-culturale attraverso la visione poetica. La Poesia infatti è uno strumento privilegiato che da sempre testimonia la realtà. Oggi più che mai abbiamo voluto fotografare il momento e luogo eterotopico nel suo essere improvviso, alcuni dicono distopico, attraverso testi che rifuggono la definizione di instant-poetry per quella di poesia ragionata all’interno di una collettività, tale è l’insieme dialogante di questo volume anche attraverso i confronti che si stanno succedendo tra Autori, Curatore, Editore. Alcuni testi sono stati scritti all’interno dell’isolamento, alcuni in risposta ad altri, alcuni sono riscritture o rivisitazioni di testi già scritti. Il tutto in un contesto paradossale: sospeso, pieno di tempo ma talmente improvviso e veloce da non lasciare tempo all’analisi razionale. Ed ecco per questo, forse, l’analisi poetica può dare e arrivare laddove l’oggi non concede».

La storia della letteratura italiana ci insegna che le parole nate da un’esigenza colmano le distanze imposte e i silenzi vani, ma non sempre bastano o non completamente. Si segnala anche che la metà dei proventi ricavati dalla vendita del volume, perciò, saranno devoluti in beneficenza per rispondere all’emergenza sanitaria offrendo alla nostra comunità un aiuto concreto.