Cosa faranno le scuole?
Gli uffici scolastici regionali sono pronti per tenere aperte le scuole la prossima estate per attività di laboratorio, ricreative, anche di studio e per ridare ai ragazzi quegli spazi di socialità che sono stati loro negati nei lunghi mesi di didattica a distanza. Dalla Liguria al Lazio arrivano le disponibilità dei Provveditorati agli studi, dopo le indiscrezioni secondo le quali al ministero dell’Istruzione si starebbe lavorando per un ‘piano estate’ che sarà pronto dopo Pasqua. Del resto, come spiega il direttore dell’Usr del Lazio Rocco Pinneri, “è stato già fatto anche nel Lazio: le scuole non chiudono mai, interrompono le attività didattiche, che quest’anno si chiuderanno l’8 giugno nella nostra regione ma la scuola rimane aperta e si organizzano da tempo attività estive, di recupero, laboratori”. L’ apertura
estiva delle scuole “è cosa su cui lavoriamo ed è fattibile”, dice anche il direttore scolastico della Liguria Ettore Acerra.
Tra i sindacati però e anche nel mondo politico c’è chi, pur plaudendo all’iniziativa, chiede che si agisca innanzitutto per garantire la riapertura delle scuole dopo Pasqua. Lo chiedono anche i comitati di genitori e gli studenti. Il comitato Priorità alla scuola da domani scende in piazza con tre giorni di presidi flash mob e mobilitazioni in molte città italiane per chiedere la riapertura dai nidi all’università. “L’idea del Ministro dell’Istruzione Bianchi di promuovere laboratori estivi appare di sicuro interesse – fa notare la Flc Cgil – ma è il momento di decidere e programmare cosa fare nell’ultimo scorcio dell’anno scolastico nel caso la situazione epidemiologica dovesse registrare auspicabili e significativi miglioramenti.
L’obiettivo deve essere quello di riprendere progressivamente in presenza e in sicurezza le attività didattiche”. La segretaria della Cisl scuola Maddalena Gissi va oltre e ragiona sulla riapertura a settembre. “Bisogna assolutamente pensare – dice – al 1 di settembre, quello ipotizzato è il passaggio ponte, che può restituire qualche aspetto di natura relazionale ai ragazzi ma il 1 settembre i problemi che abbiamo torneranno”.
I presidi dell’Anp con Antonello Giannelli ricordano che servono innanzitutto i fondi adeguati. “Le scuole sono sempre aperte in estate, se si vuole utilizzare la scuola per laboratori ed altre attività si può fare ma bisogna reperire le risorse, fare tutto questo non è a costo zero”, osserva Giannelli. Anche il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso non vede “preclusioni sul tenere le scuole aperte anche durante il periodo estivo ma più che verso le attività extra didattiche, al momento lo sforzo del Governo deve andare nella direzione del ritorno alle lezioni in presenza e in sicurezza”, fa notare. Un auspicio che arriva anche dal segretario del Pd Enrico Letta che intervenendo a Didacta dice “La questione principale per me è quella di chiudere questo anno scolastico meglio di come abbiamo chiuso l’anno scolastico scorso: tenendo conto del fatto che l’anno è stato un anno con una forte presenza di Dad. La fase finale sia una fase in crescendo, non una fase in declinando. Penso che questa sia la sfida principale”.
[fonte ANSA – di Valentina Roncati]