Venti buoni motivi per assegnare a Bellocchio un altro premio alla carriera
Gli organizzatori del festival di Cannes che si svolgerà dal 6 al 17 luglio prossimi hanno deciso di assegnare la Palma d’Oro alla carriera a Marco Bellocchio, il regista nato a Bobbio (PC) il 9 novembre 1939. Nell’occasione sarà presentato il suo ultimo Marx può aspettare, titolo intrigante che in realtà racconta la morte di Camillo Bellocchio, fratello gemello di Marco, un tragico 27 dicembre 1968. Si tratta di un riconoscimento a uno dei massimi registi, a parere di chi scrive, del cinema italiano, già Leone d’Oro alla carriera nel 2011. Ma voglio qui indicare venti ragioni anche molto soggettive e provocatorie e se si vuole irrazionali per le quali sono contento di tale evento.
- Perché è nato a Bobbio, sede di un monastero fondato da S. Colombano agli inizi del VII secolo d.C. (614 d.C.), e perché gli esterni de I pugni in tasca sono ripresi in quelle campagne
- Perché suo insegnante di recitazione è stato Andrea Camilleri, e Camilleri lo ha sconsigliato di proseguire
- Perché il suo Bobbio Film Festival si svolge nel chiostro dell’Abbazia
- Perché I pugni in tasca (1965) è un capolavoro
- Perché I pugni in tasca mi hanno fatto conoscere e ammirare la bellezza di Paola Pitagora
- Perché I pugni in tasca mi hanno fatto conoscere e ammirare la genialità di Lou Castel
- Perché da borghese, da dentro, ha (senza essere il solo) magistralmente criticato i vezzi e il degrado della borghesia settentrionale
- Perché Bellocchio ha girato La Cina è vicina (1967), è stato maoista ma si è ricreduto, per fortuna
- Perché anche Nel nome del padre (1972) e Sbatti il mostro in prima pagina (1975) sono due bei film
- Perché il documentario Matti da slegare (1975) ha sostenuto la giusta battaglia di Franco Basaglia
- Perché, anche se non ci giurerei che Basaglia e Fagioli fossero allineati ed alleati, anzi, Bellocchio si è fatto affascinare da Massimo Fagioli in tempi in cui la psicanalisi era considerata fastidiosa fuffa da una certa e maggioritaria sinistra materialista, per la quale al massimo contava l’analisi del pensiero
- Per la sua capacità, propria solo di pochi cineasti, di affrontare tematiche e usare linguaggi filmici così diversificati
- Perché… che fine ha fatto Marushka Detmers (Il diavolo in corpo, 1986)?
- Per la sua candidatura nel 2006 nelle liste della “Rosa nel Pugno” e per le sue simpatie libertarie e radicali
- Per il suo anticonformismo vero, non per dire
- Perché ha dimostrato coraggio per esempio occupandosi della vicenda di Eluana Englaro e dell’eutanasia, ne La bella addormentata (2012)
- Perché è sanguigno e polemico, e ci tiene ad ottenere premi e riconoscimenti
- Perché Fai bei sogni (2016) è un altro film toccante e riuscito
- Perché in una delle prime sequenze di Fai bei sogni ho visto una donna danzare col figlio piccolo, e non lo dimentico
- Perché è uno splendido ottantenne