Addio a Jean-Louis Trintignant
Non è retorica dire che il cinema mondiale piange la scomparsa a 91 anni del grande attore francese Jean-Louis Trintignant, interprete sensibile, finissimo di ruoli indimenticabili. Di questi, due sono degni di memoria imperitura: uno di culto, lo studente di legge Roberto Mariani ne Il sorpasso di Dino Risi (1962), uno dei capolavori della cinematografia italiana e satira pungente degli anni del boom economico (dove recitava tra l’altro una diciassettenne Catherine Spaak, mancata di recente); l’altro, meglio noto ai cinefili, l’ingegnere trentenne Jean-Louis ne La mia notte con Maud di E. Rohmer (1969), una storia di relazioni sentimentali, amori non consumati e scrupoli morali (Maud era Françoise Fabian). Ma poi, come non menzionare Un uomo, una donna di Lelouch (1966) o Parigi brucia di Clement (1966) e, per andare oltre gli anni Sessanta del secolo scorso, Il conformista di Bertolucci (1970), La donna della domenica di Comencini (1975), La terrazza di Scola (1980), Tre colori -Film rosso di Kieslowski (1994), Amour di M. Haneke (2012). Potremmo proseguire con molti altri titoli. Fu dietro alla macchina da presa in tre occasioni e in particolare ricorderemmo L’estate prossima (1985).
Nato in un paese della Provenza, di buona famiglia, benestante (figlio di una milionaria e di un industriale), ebbe però una giovinezza non del tutto serena in famiglia. Nel 2003 conobbe la tragedia della morte della figlia Marie – avuta dalla regista e sceneggiatrice Nadine – uccisa dal suo compagno, il noto cantante Bertrand Cantat. Questa tragedia lo marcô irreparabilmente e Trintignant ormai anziano ebbe a dire talvolta che era come fosse morto con la morte della figlia (attrice a sua volta, all’epoca della tragedia quarantenne). T. si era dedicato alle gare automobilistiche prima di entrare nel pieno della sua carriera, durante la quale girô 120 film nei quali spesso interpretava figure di giovani eleganti, fascinosi, ma anche malinconici, irrequieti, timidi, come nel già evocato La mia notte con Maud o come nel film che lo lanciò, Et Dieu créa la femme (Roger Vadim) accanto a Brigitte Bardot. Fu anche divo da rotocalco, e i suoi legami col cinema italiano (comparve pure in film di Zurlini, Patroni Griffi, Amelio) lo resero molto popolare anche nel nostro paese.
(Immagine in evidenza da La mia notte con Maud)
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