Tre schede 2022: “L’immensità”, “ Il corsetto dell’imperatrice”, “ Close”
Tra i film visti nelle sale in tempi più o meno recenti di alcuni non è stato possibile stilare una recensione accurata. Ci limitiamo qui a un telegrafico giudizio, con i dati essenziali su produzione, regista, attori principali, trama.
L’immensità di Emanuele Crialese (ITA-FRA 2022), 97’, con Penelope Cruz, Vincenzo Amato.
Ambientata a Roma negli anni Settanta, è storia sul tema della disforia sessuale e sul rapporto tra un’adolescente e il proprio corpo. Ma anche storia di una famiglia italiana e del legame di una madre coi propri figli. Sequenze suggestive, tema trattato con sensibilità autobiografica dal regista, eccellente interpretazione della Cruz. Non arriva però a trasmettere emozioni profonde. 7.5/10.
Il corsetto dell’imperatrice di Marie Kreutzer (AUT-LUX et al. 2022), 114’, con Vicki Krieps, Colin Morgan.
Film sull’imperatrice Sissi, visto dall’angolatura della sua inquietudine e insoddisfazione rispetto al proprio fisico (di qui il titolo, che allude al corsetto sempre più stretto); disegna di Sissi desideri di tradimenti, disturbi alimentari, ma anche i progetti politici per una monarchia che desse maggiore spazio alla componente ungherese, il ruolo pubblico sentito come prigionia. Banale, sceneggiatura modesta, a tratti insopportabile, almeno per i non appassionati del genere. 4.5/10
Close di Lukas Dhont (BEL-FRA-NED 2022), 104’, con Eden Dambrine, Gustav de Waele, Emilie Dequenne, Léa Drucker.
L’amicizia intima e apparentemente innocente fra due tredicenni suscita sospetti e invidie presso i compagni di scuola sino a provocare una tragedia. Film sul pregiudizio e il rimorso, l’ingenuità e il conformismo, sullo scandalo e la sessualità tra adolescenti. Non privo di elementi di interesse ha a tratti un che di artificioso e forzato. Migliore la prima parte. 6.5/10
(L’immagine è tratta da una delle scene di questo film.)