19 Dicembre 2024
Movie

Addio a Helmut Berger (Bad Ischl, 29 maggio 1944-Salisburgo, 18 maggio 2023)

Probabilmente pochi tra i più giovani sapranno chi era Helmut Berger e perché la sua scomparsa rappresenta una perdita rilevante per il cinema italiano e internazionale. Uomo di una bellezza accigliata e tenebrosa come i personaggi torbidi che spesso interpretava, lineamenti perfetti, bocca che si apriva raramente a bei sorrisi, Berger é stato l’attore prediletto di Luchino Visconti, del quale fu amante, anzi per meglio dire compagno di vita, per un lungo periodo, e per il quale recitò in due film della cosiddetta trilogia “tedesca”, ambientati in o collegati alla Germania e alla sua cultura e storia, La caduta degli dei (1969) e Ludwig(1973). Non in Morte a Venezia (1971). Con l’artista milanese girò già, agli esordi, La strega bruciata viva, un episodio del film a più mani Le streghe del 1967. Recitò con Visconti anche nell’ultimo Gruppo di famiglia in un interno (1975).
Di origine austriaca, Berger è morto pochi giorni fa a Salisburgo. Negli ultimi anni sembra si fosse lasciato andare all’alcol e a altri comportamenti autodistruttivi. Pure terribilmente traumatica fu per lui la scomparsa di Visconti, per ammissione di Berger medesimo. Irrequieto e viaggiatore, poliglotta, apparteneva a una famiglia di albergatori. Si stabilí in Italia a vent’anni, nel 1964, studiando teatro a Perugia. Per caso si trovava a Volterra quando Visconti girava uno dei suoi capolavori, Vaghe stelle dell’orsa e pare sia stata Claudia Cardinale a fargli conoscere Visconti stesso. Ebbe ruoli da protagonista in altri famosi film, come Il giardino dei Finzi Contini di De Sica del 1970, La colonna infame di Nelo Risi del 1972, Una romantica donna inglese di Losey (1975), con l’indimenticabile Glenda Jackson. Non ha mai lasciato le scene, ma la qualità delle sue apparizioni e dei ruoli da lui interpretati è progressivamente scaduta, assecondando una decadenza esistenziale piuttosto penosa. Nel 1983-1984 fu tra gli attori in una serie di episodi della celeberrima serie tv Dynasty. Tra le altre sue interpretazioni, poche sono meritevoli di una menzione: Salon Kitty di T. Brass (1975), Il padrino parte 3 di Coppola (1990), Honey baby di Kaurismaki (2003).

Giovanni A. Cecconi

Professore di storia romana e di altri insegnamenti di antichistica all'università di Firenze. Da sempre appassionato di cinema, è da molti anni attivo come blogger su alleo.it per recensioni, riflessioni, schede informative, e ricordi di attori e registi. È stato collaboratore di Agenzia Radicale online e di Blog Taormina. Ama il calcio, si occupa di politica e gioca a scacchi, praticati (un tempo lontano) a livello agonistico, col titolo di Maestro FIDE.