Netanyahu, lascia libera Israele
E le stelle stanno a guardare… guardano attonite quello che succede. Quello che accade in una Nazione che aveva il compito di essere “la nazione dei sacerdoti”. Una nazione nata dopo lo sterminio di milioni di ebrei. Cresciuta sfidando le nazioni arabe confinanti, una terra per lo più desertica. Una nazione che voleva essere una democrazia circondata da governi più o meno autoritari. Incredibilmente arriva un 4 novembre 1995. Dopo mesi di linciaggio politico compiuto da Netanyahu, Rabin fu ucciso da un religioso di destra. È da quella data, dall’ insediamento del Re Netanyahu inizia la stagione dell’autoritarismo. Lentamente i tentacoli della piovra colpiscono le basi, ancora troppo giovani, della democrazia. I valori comunitari, quelli dei Kibbutz, quelli di un popolo unito si sgretolano distrutti dalla cultura “solo soldi/Rak kesef”.
Si disinveste sul sociale, si lasciano ampi margini alla speculazione immobiliare. Lentamente il populismo più becero avanza. Si cercano nemici, li si crea e si arriva al punto di finanziarli. Netanyahu per anni finanzia Hamas perché convinto che “i soldi” potessero comprare una relativa quiete. E nel frattempo si spartiscono, come nella migliore il pratico mafiosa, posti di potere. Si burocratizza uno Stato impiegando futuri elettori assunti senza nessuna competenza solo in virtù dell’amore per il Re Bibi. Le scuole sono svuotate e delegittimate puntando sempre di più a scuole religiose che educano a valori (poco ebraici) che rasentano l’integralismo a discapito di una religione che nulla a che vedere con teorie autoritarie. Si insegna che c’è un D-o vendicativo che punisce chi non rispetta i precetti religiosi dettati dai rabbini. Si coprono manovre economiche con motivazioni religiose legate alla Kasherut e nella realtà si crea un mercato parallelo zeppo di regole e contro regole che prevedono altre migliaia di “controllori” religiosi che impongono spesso balzelli. Prova sono diversi scandali dove prodotti alimentari con tanto di timbro kasher sono sequestrati perché pericolosi per la salute. Si trovano surgelati con pezzi di topo all’interno e prodotti del settore caseario contaminati da malattie infettive. Nessuna punizione tutto tranquillamente insabbiato per volere di partiti ultraortodossi oramai diventati solo centri di potere “mafioso”.