19 Settembre 2024
Movie

Gena Rowlands (Madison/WI 19 giugno 1930-Indian Wells 14 agosto 2024)

Ci ha lasciati alla vigilia di Ferragosto, malata da tempo di Alzheimer, Gena Rowlands, figura di primissimo piano del cinema drammatico americano a partire dai tardi anni Cinquanta. Interprete di grandi doti espressive, fu la compagna di vita di John Cassavetes: conosciuto all’American Academy of the Dramatic Arts nel 1953, lo sposò nel 1954 rimanendogli legata fino alla morte prematura, per una forma di cirrosi epatica dovuta alla sua dipendenza dall’alcol, nel 1989: i due ebbero tra gli altri un figlio, Nick, pure dedicatosi all’attività registica e col quale la Rowlands pure recitò. John Cassavetes fu, come tutti sanno, uno dei maestri del c.d. ‘Cinema indipendente’ statunitense e dei suoi film la Rowlands fu assai spesso protagonista. La sua personalità professionale fu quella di un’attrice intensa, capace di calarsi con vivido realismo in ruoli di donne alle prese con le diverse difficoltà quotidiane e dei rapporti di coppia, donne forti e problematiche al limite della nevrosi, eleganti e sbiadite, sofisticate e candide ad un tempo. Nel 2001 dichiarò significativamente a The Guardian, a proposito della novità dei suoi ruoli : “It was considered embarrassing for an older woman to have anything to say about anything emotional”. Di ottima famiglia (il padre fu senatore progressista nel Wisconsin), dopo svariate esperienze nella tv commerciale per serie televisive e qualche lavoro a Broadway iniziò a recitare nel cinema esordendo con L’alto prezzo dell’amore di J. Ferrer (1958). Dei film di Cassavetes la si deve ricordare in diverse opere importanti, dal più sperimentale e improvvisato b/n di Volti (1968: nonostante ciò che si legge talvolta non risulta invec essere stata presente in Ombre del 1959, o forse vi ebbe una particina da ‘non accreditata’) agli apparentemente più ordinari Minnie and Moskowitz (1971) a Una moglie aka A woman under the influence (1975, uno dei film dichiaratamente più amati dalla Rowlands) e ancora, almeno, Gloria – Una notte d’estate (1980). Fu anche diretta da Robert Mulligan, Paul Schrader, Jim Jarmush. Qui piace però ricordarla per quella che a parere di chi scrive è una delle sue più belle interpretazioni, di quelle che più ne restituiscono lo spessore attoriale, e che altresí dà luce a una delle vette del cinema di Woody Allen, quantunque meno caratterizzante del suo modello di cinema. Mi riferisco a Un’altra donna (Another Woman), del 1988. Qui la Rowlands è Marion Post, una scrittrice e docente universitaria di filosofia, cinquantenne, che deve chiudere un libro. Finisce quasi involontariamente con l’ascoltare dalle pareti del suo nuovo appartamento le sedute cliniche di uno psicanalista, e da una di queste, nella quale la paziente fortemente depressa è incinta (Mia Farrow), si risvegliano in lei vicende del proprio passato, inducendola appunto a rivederlo da nuove prospettive. Si tratta di un capolavoro, dramma profondo sui bilanci che si fanno a una certa età, sul destino e i condizionamenti sociali che la volontà umana non sa contrastare per ricercare la possibile felicità, sul rapporto tra successo professionale e realizzazione individuale (avente la maternità e la mancata maternità come nucleo centrale di tale dilemma), tra vita e letteratura, sul matrimonio, con frammenti magistrali di una storia d’amore alla quale si sceglie di rinunciare: quella con Larry (Gene Hackman) romanziere che di Marion è innamorato e che a lei dedica di fatto il suo ultimo racconto. Il finale è aperto alla speranza. Il film rappresenterebbe per molti critici una sorta di escursione bergmaniana di Allen, per atmosfere e tematiche affrontate. Una prospettiva piuttosto approssimativa, di cui non si esclude che potrebbe avere favorito la diffusione lo stesso regista newyorkese. La Rowlands ebbe nel 2015 un Oscar onorario alla carriera.

Giovanni A. Cecconi

Professore di storia romana e di altri insegnamenti di antichistica all'università di Firenze. Da sempre appassionato di cinema, è da molti anni attivo come blogger su alleo.it per recensioni, riflessioni, schede informative, e ricordi di attori e registi. È stato collaboratore di Agenzia Radicale online e di Blog Taormina. Ama il calcio, si occupa di politica e gioca a scacchi, praticati (un tempo lontano) a livello agonistico, col titolo di Maestro FIDE.