19 Settembre 2024
Movie

A Almodóvar il Leone d’Oro della 81ma Mostra di Venezia

Pedro Almodóvar (non si direbbe, ha 75 anni) è uno dei massimi cineasti viventi. Ha raramente “sbagliato” un film nel corso della sua carriera, nonostante abbia toccato in ogni suo film corde delicatissime dell’esistenza umana tout court, e nello specifico della società europea contemporanea e della sua Spagna: la malattia e la morte, la schiavitù amorosa, l’omosessualità e la marginalità sociale, la religione e la religiosità. Riscorrendone la filmografia direi che anche i film più ironici, grotteschi e ‘leggeri’, come l’esordio lontano di Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio o il più recente Gli amanti passeggeri hanno un loro perché, tra sperimentalismo e provocazione. A Venezia, Almodóvar aveva già ottenuto nel 2019 il Leone d’Oro alla carriera. Ora il film vincitore, il suo The Room next Door (La stanza accanto), era tra i favoriti della vigilia e, come si ricorda sempre per i festival: sono stati 18’ di applausi, dai quali si è prefigurato l’esito finale. Si tratta di un film sull’eutanasia e sul rapporto tra una malata terminale e un’amica che l’accompagna, per affetto e solidarietà, in questo ultimo percorso. Primo film in inglese di Almodóvar, con Tilda Swinton e Julianne Moore. I media italiani hanno poi salutato con molta soddisfazione il Gran Premio della Giuria – Leone d’argento, conferito a Vermiglio, di Maura Delpero, film ambientato in una comunità del Trentino durante la seconda guerra mondiale.

Ecco la lista dei premiati (presidente della giuria Isabelle Huppert)

LEONE D’ORO ALLA CARRIERA: Sigourney Weaver; Peter Weir
IN CONCORSO

LEONE D’ORO per il miglior film: The Room Next Door, di Pedro Almodóvar
LEONE D’ARGENTO – GRAN PREMIO DELLA GIURIA: Vermiglio, di Maura Delpero
LEONE D’ARGENTO – PREMIO PER LA MIGLIOR REGIA: Brady Corbet, per The Brutalist
COPPA VOLPI per la miglior interpretazione femminile: Nicole Kidman, per Babygirl

COPPA VOLPI per la miglior interpretazione maschile: Vincent Lindon, per Jouer avec le feu 

MIGLIOR SCENEGGIATURA: Murilo Hauser e Heitor Lorega, per Ainda estou aqui
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA: April, di Dea Kulumbegashvili

PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a una giovane attrice o attore emergente: Paul Kircher, per Leurs enfants après eux

ORIZZONTI

MIGLIOR FILM: Anul nou care n-a-fost -The New Year That Never Came, di Bogdan Mureșanu

MIGLIOR REGIA: Sarah Friedland, per Familiar Touch
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA: One Of Those Days Where Hemme Dies, di Murat Fıratoğlu

MIGLIOR ATTRICE: Kathleen Chalfant, per Familiar Touch
MIGLIOR ATTORE: Francesco Gheghi, per Familia
MIGLIOR SCENEGGIATURA: Happy Holidays, di Scandar Copti
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: Who Loves the Sun, di Arshia Shakiba

ALTRI

– LEONE DEL FUTURO PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA LUIGI DE LAURENTIIS’: Familiar Touch, di Sarah Friedland
– [VENEZIA CLASMIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA: Chain Reaction, di Alexandre O. Philippe
– [VENEZIA CLASSICI] MIGLIOR FILM RESTAURATO: Ecce bombo, di Nanni Moretti
VENICE IMMERSIVEGRAN PREMIO: Ito Meikyu, di Boris Labbé

VENICE IMMERSIVEPREMIO SPECIALE DELLA GIURIA: Oto’s Planet, di Gwenael François
VENICE IMMERSIVEPREMIO PER LA REALIZZAZIONE: Impulse: playing with reality, di Barry Gene Murphy, May Abdalla
– [ORIZZONTI EXTRA] PREMIO DEGLI SPETTATORI ARMANI BEAUTY: Shahed – The Witness, di Nader Saeivar

 

Giovanni A. Cecconi

Professore di storia romana e di altri insegnamenti di antichistica all'università di Firenze. Da sempre appassionato di cinema, è da molti anni attivo come blogger su alleo.it per recensioni, riflessioni, schede informative, e ricordi di attori e registi. È stato collaboratore di Agenzia Radicale online e di Blog Taormina. Ama il calcio, si occupa di politica e gioca a scacchi, praticati (un tempo lontano) a livello agonistico, col titolo di Maestro FIDE.