30 Gennaio 2025
Movie

“Leggere Lolita a Teheran” (di E. Riklis, ITA-ISR 2024)

Leggere Lolita a Teheran è diretto da Eran Riklis (autore p.es.de La sposa siriana e Il giardino dei limoni) e tratto dal bestseller omonimo scritto dalla studiosa di letteratura angloamericana Azar Nafisi, libro tradotto in Italia da Adelphi nel 2004. Rientrata in Iran in coincidenza con la rivoluzione khomeinista, la Nafisi insegnò per molti anni letteratura inglese all’università di Teheran per poi diventare avversaria del regime a seguito dell’ostilità incontrata dal suo stile di comportamento all’occidentale, che si rifletteva nel suo modo di insegnare e di vestirsi. Si trasferirà negli USA nel 1997, dove vive tuttora.

Costretta di fatto ad abbandonare l’università, la Nafisi cerca nuovi spazi di libertà per il suo lavoro, continuando a svolgere in forma privata, a casa propria, una singolare attività di docenza, con seminari su autori per motivi diversi poco graditi al regime, come Orgoglio e pregiudizio di Austen (1813), Il grande Gatsby di Fitzgerald (1925), Lolita  di Nabokov (scritto negli USA nel 1955) e altri. Di fatto questa è la materia del suo romanzo e anche l’asse narrativa del film.
Non abbiamo letto il romanzo ma i risultati dell’operazione di metterlo sul grande schermo non sono convincenti: banale e sentenziosa la sceneggiatura e artefatte scenografia e fotografia (il film è stato prodotto e girato in Italia, N.B.), debole sinossi con una divisione in capitoli di senso oscuro.

Dunque si tratta di una occasione perduta: certo emerge il tema del significato, e delle difficoltà, della condizione femminile nella Repubblica dell’Iran, ma anche laddove ci si sarebbe attesa maggiore capacità di coinvolgimento, sia dal punto di vista politico che emotivo, dello spettatore, cioè nella ricostruzione della vita della piccola comunità di allieve intorno alla professoressa Nafisi (interpretata da Golshifteh Farahani, nella foto) delle relazioni di confidenza e amicizia fra le giovani, ciò non accade, non si va oltre il mero elemento descrittivo, del proprio presente e passato, con i ricordi e il privato di ciascuna raccontate senza nerbo.

Voto: 5

 

 

Giovanni A. Cecconi

Professore di storia romana e di altri insegnamenti di antichistica all'università di Firenze. Da sempre appassionato di cinema, è da molti anni attivo come blogger su alleo.it per recensioni, riflessioni, schede informative, e ricordi di attori e registi. È stato collaboratore di Agenzia Radicale online e di Blog Taormina. Ama il calcio, si occupa di politica e gioca a scacchi, praticati (un tempo lontano) a livello agonistico, col titolo di Maestro FIDE.