La barba dei talebani
I Talebani (o Talibani, con la ‘i’ anziché la ‘e’) sono un’importante setta estremista islamica, al potere in Afghanistan dal 2021 e molto influenti anche nel Pakistan. Dal punto di vista ‘visivo’, si distinguono—come altri islamici conservatori del resto·—per le barbe folte e incolte portate dai maschi. Ritengono infatti che sia il volere di Allah che le barbe maschili restino assolutamente ‘intonse’.
La barba è controversa nell’Islam e comunica un messaggio esplicito. Semplificando, ma non più di tanto, segnala il grado di ‘liberalismo’ con il quale i credenti islamici abbracciano la loro fede. Il Corano in sé non ne parla, e la conoscenza divina al riguardo arriva piuttosto dagli ‘ḥadīth’—la raccolta di ciò che il profeta Maometto faceva, diceva, oppure non faceva o non diceva quando interrogato su un quesito di fede, di opere o di liturgia. Nell’insieme, gli hadithcostituiscono la Sunna, la seconda più autorevole fonte della legge islamica dopo il Corano.
Ad ogni modo, questi aneddoti parlano esplicitamente dei peli facciali maschili e della necessità di mantenerli intatti, precisando che, per la salute, per la bellezza e per segnalare la fedeltà al credo islamico ‘la guancia e il mento’ dei maschi debbano restare assolutamente ‘al naturale’ e che la barba ‘come si deve’ sia lunga almeno la ‘larghezza di un pugno’ sotto la mascella. Qualcosa in meno indicherebbe una sorta di imperfezione islamica—tant’è che, ad agosto dell’anno scorso, i Talebani hanno espulso dal loro esercito e dalle forze di sicurezza svariate centinaia di uomini ‘glabri’, incapaci cioè di far crescere una barba soddisfacente, non per la scarsa volontà, ma piuttosto perché quei peli, nei fatti, ‘non vengono’ a tutti i maschi.
Accorciare la barba—o semplicemente regolarla—è considerato ḥarām (‘proibito’, in contrapposizione a ḥalāl: ‘lecito’) in Afghanistan, dove da molte parti il barbiere che si permette di ‘aggiustare’ una barba commette un crimine, in quanto si tratta di una caratteristica ‘distintiva’ data—a seconda della ‘divina saggezza di Allah’—agli uomini per distinguerli dalle donne.
Questi precetti estremi—che richiedono, oltre alla barba lunga, i baffi tenuti invece corti e ben curati—non sono seguiti dalla maggioranza degli islamici moderni e ‘progressisti’. Da questo deriva la possibilità di almeno farsi un’idea approssimativa delle posizioni religiose e ‘filosofiche’ degli islamisti in base a quanti peli—e come sono portati—hanno in faccia.