15 Marzo 2025
Words

UE, terremoto e neonati

Due cose credo, in questi giorni, abbiano dato il segno del carattere italico, vale a dire il mancato riconoscimento dell’avversario, cioè la divisione a tutti i costi cui siamo portati per enfasi polemica.

La prima.
Flavio Tosi (ex leghista) ora eurodeputato forzista ha detto che Salvini ha sempre ammirato Putin e, nel voto europeo, Fratelli d’Italia ha fatto bene a votare per “ReArm Europe” e smarcarsi dalla Lega. La distanza tra gli alleati del governo italiano l’ha evidenziata Francesco Boccia del PD che ha detto chiaramente: “la maggioranza di governo si è divisa: quando mai un vicepremier fa l’opposto del premier?”. Ma pure la sinistra nazionale e il PD al suo interno si sono spaccati sul voto europeo.
La compagine italiana, destra e sinistra, a Strasburgo è stata quella più in ebollizione, rispetto alle altre nazioni dell’Unione.

La seconda.
Sono stati sepolti ufficialmente i due neonati che la madre, Chiara Petrolini, aveva partorito e occultato sottoterra, nel giardino di casa. Lei è ancora ai domiciliari per omicidio e soppressione di cadavere; Samuel, il padre ormai ex-fidanzato, all’oscuro di tutto, aveva dato un nome ai due fanciulli, con un atto di nascita e a seguire l’atto di morte: Angelo Federico e Domenico Matteo. L’ha fatto perché sono le parole a far esistere il mondo, anche se triste e macabro come quello dei due piccoli.
Ora sappiamo che le due famiglie di Chiara e di Samuel hanno voluto due momenti distinti e separati di benedizione e preghiera durante la sepoltura dei neonati.

Dunque, sappiamo che l’Italia è territorio sismico per eccellenza: l’attuale sollevamento del terreno nei Campi Flegrei sembra annunci un imminente terremoto. E siamo anche il Paese in cui si dividono due famiglie anche per celebrare la funzione funebre dei neonati sepolti in giardino.
Cosa ci aspettiamo dunque dalla politica?