La scomparsa di Diane Keaton (Los Angeles 5 gennaio 1946-Los Angeles 11 ottobre 2025)
Il suo nome d’arte fu scelto da un agente, agli inizi della carriera, perché di nascita si chiamava Diane Hall, che suonava banale e si prestava ad omonimie. E in più, Keaton, aveva il vantaggio di far pensare a una parentela, assolutamente fittizia, col grande Buster Keaton (1895-1966). Iniziò col teatro, fece televisioe e fu lei stessa regista di film minori
Fu più che una semplice “musa” per Woody Allen, del quale fu a lungo compagna (ma si sa che ebbe relazioni anche con Warren Beatty e Al Pacino). Lo affiancò in Provaci ancora, Sam (film di Herbert Ross, non di Allen che ne fu però autore per il teatro con la Keaton in scena a Broadway qualche anno prima), e con Allen dietro la macchina da presa per Io e Annie vinse nel 1978 l’Oscar come migliore attrice. Il 1977 fu l’anno del suo lancio a livello internazionale. Ma, fra i suoi primi film, recitò anche con Coppola nel 1972, come amica e moglie di Michele Corleone-Al Pacino, ne Il padrino, saga alla quale partecipò anche in due sequel.
Interpretò ruoli diversi e condizioni femminili variegate con grande talento, sia di registro comico che drammatico: la donna emotiva fino alla nevrosi, indipendente, ironica, e ancora attrice fallita, femme fatale…. Nei film aveva spesso un abbigliamento eccentrico, quasi maschile, e si ricorda spesso in queste ore di commemorazioni che aveva la peculiarità di indossare in scena i suoi stessi vestiti (ma alla cerimonia degli Oscar per Io e Annie vestiva Armani). Pare inoltre avesse una straordinaria capacità di memorizzare i copioni. Tra le sue interpretazioni in pellicole di Allen ricordiamo anche: Il dormiglione (1973); Amore e guerra (1975); Interiors (1978); Manhattan (1979); Radio days (1987); Misterioso omicidio a Manhattan (1993). Tra gli altri registi con cui ha lavorato si possono menzionare lo stesso Warren Beatty, Richard Brooks per l’interessante Looking for Mr. Goodbar (1977), e Lawrence Kasdan. Ha continuato ad andare in scena fino allo scorso anno, dedicandosi soprattutto a commedie brillanti. Fra i film meno noti, segnalerei il delicato Appuntamento al parco di J. Hopkins del 2017.
