20 Giugno 2025
Movie

Al regista iraniano Jafar Panahi la Palma d’oro (Cannes 2025)

Con Yek tasadof-e sadeh (farsi traslitterato) – Un simple accident, J. Panahi è stato premiato per il miglior film della 78ma edizione del Festival di Cannes dalla giuria presieduta da Juliette Binoche. Il regista, commosso, ha dichiarato a caldo, dopo i ringraziamenti alla famiglia e alla coproduzione internazionale del suo film: “Credo sia il momento di chiedere a tutti gli iraniani, di tutte le opinioni, in Iran e nel mondo, una cosa: mettiamo tutte le differenze da parte. Ciò che conta è il nostro paese e la sua libertà. Che nessuno osi dirci e ci dica come vestirci, cosa fare, o come comportarci”. La parte iniziale del film, che ha elementi di thriller, in quanto una vicenda banale scatena reazioni fisiche e psicologiche e dubbi etici, racconta di un uomo che in auto lungo una stradaccia dissestata con la moglie incinta e la figlia uccide un cane, danneggiando l’auto. Si reca a un’officina per la riparazione ma un meccanico sembra riconoscere nel bonario padre di famiglia un suo torturatore, …. Finalmente libero di spostarsi, tornato a Cannes per la prima volta dal 2003, il sessantacinquenne Panahi ha ottenuto un riconoscimento che ha anche il sapore di una ricompensa politica, oltre che umana: oppositore del regime, il cineasta ha vissuto numerose traversie, dall’incarcerazione, al divieto di allontanarsi dall’Iran col ritiro del passaporto, durato per quasi quindici anni dal 2009, a varie forme di censura. Già assistente di Kiarostami, Panahi è da trent’anni tra i più affermati registi del suo paese. Ottenne tra l’altro il Leone d’Oro per Il cerchio nel 2000.

GLI ALTRI PREMI PRINCIPALI (nessun italiano premiato).

– Grand Prix della Giuria, a Affeksjonsverdi (Sentimental Value) del norvegese Joachim Trier
– Premio della giuria, ex-aequo a Sirât, di Oliver Laxe, e a Sound of Falling, di Mascha Schilinski
– Miglior regia, a Kleber Mendonça Filho per L’agente segreto
– Miglior attore protagonista, a Wagner Moura (L’agente segreto)
– Migliore attrice, a Nadia Melliti (La petite dernière di Hafsia Herzi
– Miglior sceneggiatura, ai fratelli Dardenne per Jeunes Mères
– Miglior cortometraggio, a I’m Glad You’re Dead Now di Tawfiq Barhum.

Nota bibliografica su J. Panahi:

S. Niazi, Urban Imagination and the Cinema of Jafar Panahi, 2010 (https://widescreenjournal.org/wp-content/uploads/2021/06/urban-imagination-and-the-cinema-of-jafar-panahi.pdf)
D. Todd, Jafar Panahi: Interviews, University Press of Mississipi, 2019
C. Zito, Visioni di contrabbando: il cinema inarrestabile di Jafar Panahi, ebook, 2020

 

 

Giovanni A. Cecconi

Professore di storia romana e di altri insegnamenti di antichistica all'università di Firenze. Da sempre appassionato di cinema, è da molti anni attivo come blogger su alleo.it per recensioni, riflessioni, schede informative, e ricordi di attori e registi. È stato collaboratore di Agenzia Radicale online e di Blog Taormina. Ama il calcio, si occupa di politica e gioca a scacchi, praticati (un tempo lontano) a livello agonistico, col titolo di Maestro FIDE.